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Gli aminoacidi ramificati: Che cosa sono? A che servono? Quanti tipi di aminoacidi esistono? Com


Aminoacidi ramificati (detti anche BCAA)

Prima di ingerire qualsiasi alimento ci chiediamo sempre "cosa stiamo mangiando?". Così deve essere anche per gli integratori. Iniziamo col dire che nel nostro organismo esistono venti tipi di aminoacidi che, unendosi in legami, formano le proteine.

Gli aminoacidi ramificati (BCAA nel campo del fitness) sono formati da tre gruppi principali o, meglio ancora, sono un gruppo di tre dei nove aminoacidi essenziali e sono:

  • L-Leucina.

  • L-Isoleucina.

  • L-Valina.

L'organismo non è in grado di sintetizzarli, perciò devono essere assunti attraverso alimenti proteici come la carne, cereali e legumi o integratori specifici.

I BCAA sono utilizzati in varie combinazioni e quantità. La leucina è l’aminoacido ramificato che più di tutti stimola la secrezione di insulina da parte del pancreas. Questo fa si che i livelli glicemici si abbassino e la produzione degli ormoni della crescita si alzino.

I BCAA sono largamente utilizzati in ambito sportivo per le loro proprietà peculiari in quanto sono usati soltanto per la sintesi di tessuto proteico e non per la sintesi di altre molecole come gli ormoni. Infatti, le miscele di aminoacidi prive di BCAA risultano inefficaci per la stimolazione della sintesi proteica.

Poiché solitamente i BCAA possono rappresentare fino al 50% degli aminoacidi essenziali presenti nella maggior parte delle fonti alimentari proteiche, le deficienze non si verificano nei soggetti che consumano abbastanza proteine.

Con l'integrazione dei BCAA si possono avere i seguenti vantaggi:

  • Buona stimolazione della sintesi proteica.

  • Aumento della resistenza muscolare e dell'energia durante l'allenamento.

  • Aiuta il recupero muscolare al termine dell'allenamento.

  • Sistema immunitario più forte.

  • Stimolazione del GH (l’ormone della crescita).

Esistono vari tipi di aminoacidi:

-Aminoacidi ramificati esterificati: questi tipi di BCAA hanno subito una reazione di esterificazione cioè un processo che aumenta la biodisponibilità e che fa si che gli aminoacidi ramificati risultino più assimilabili ed entrino in circolo più velocemente.

-Aminoacidi ramificati a lento rilascio: questi BCAA vengono metabolizzati lentamente, hanno un ruolo essenziale nella fase di recupero ma anche nella fase di pre-allenamento perché garantiscono che in circolo ci sia la giusta quantità di aminoacidi ramificati.

-Aminoacidi non puri: questi tipi di BCAA sono quelli che presentano nella loro composizione l’aggiunta di altre sostanze come ad esempio la glutammina che aiuta il potenziamento muscolare.

La Leucina è importante per la costruzione e il mantenimento del tessuto muscolare. Promuove la sintesi proteica nei muscoli e nel fegato, rallenta la decomposizione delle proteine muscolari. Principalmente interviene nel post-workout, a differenza della Valina e dell’Isoleucina che invece svolgono un ruolo energetico.

Gli aminoacidi ramificati possono essere assunti in diversi modi:

  1. Prima dell'allenamento per fare in modo che i BCAA blocchino l'ingresso del triptofano nel cervello. In questo modo si avrà maggiore energia e resistenza.

  2. Durante l'allenamento per diminuire la degradazione proteica e alleviare parte della fatica riscontrata in sessioni di allenamento prolungate.

  3. A fine allenamento per ristabilire le riserve di energia e per favorire la sintesi proteica, quindi diminuire il catabolismo post-allenamento.

La quantità di amminoacidi ramificati da assumere deve corrispondere a 1 g per ogni 10 kg di massa corporea (Es. Una persona di 60 kg deve assumere 6 g di BCAA suddivisi prima, durante e dopo l'allenamento).

Abbiamo elencato i benefici degli aminoacidi ramificati quindi a questo punto ci viene spontaneo chiederci se un uso prolungato oppure una loro eccessiva assunzione possa farci male.

Sono noti tra gli atleti disturbi intestinali quando si eccede con il loro uso, meccanismo determinato molto probabilmente da una grande assunzione di acqua che si deve avere con questi prodotti. Inoltre i problemi sorgono quando il nostro corpo riceve una quantità eccessiva di proteine. Questo, però, non è legato all'assunzione di aminoacidi ramificati, ma a una scorretta alimentazione.

Adesso vediamo in quali casi i BCAA non devono essere assunti e che rischi e conseguenze possono avere per il nostro organismo.

  • In gravidanza: in gravidanza o in allattamento l’assunzione di BCAA è sconsigliata poiché gli aminoacidi ramificati potrebbero passare dalla madre al feto o al bambino e potrebbero causare effetti collaterali.

  • Per i reni: l’assunzione di BCAA è sconsigliata se c’è un insufficienza renale.

  • Morbo di Gherig: sembra che gli aminoacidi ramificati siano implicati nell’insorgenza del morbo di Gherig, questa malattia è megli

o nota come sclerosi laterale amiotrofica. I ricercatori hanno condotto uno studio secondo cui l’impiego di questi BCAA, o meglio del meccanismo del loro smaltimento, sarebbe implicato nella patogenesi della malattia anche se tutt’oggi non è ben chiaro come intervengano.

 

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